Rione Santa Lucia

Riqualificazione di edifici nel Centro Storico per sperimentazione di modelli innovativi abitativi e sociali a favore di un mix integrato di destinatari. Riqualificazione e miglioramento sismico.

L'intervento

L’illuminazione urbana è stata intesa come guida visuale in grado di orientare le persone e di indirizzarle correttamente alla fruizione dei luoghi ponendosi come obiettivo principale del progetto illuminotecnico, il benessere di tutti i cittadini e la valorizzazione e rivitalizzazione del contesto urbano attraverso la creazione d’atmosfera, l’interazione sociale e lapromozione e definizione di una identità esclusiva del territorio.

E’ proprio dal Rione Santa Lucia, sede di uno dei tre interventi di Social Housing previsti da Agenda Urbana Cosenza – Rende, che parte la rinascita del Centro Storico di Cosenza.

L’intervento proposto prevede la riqualificazione e il recupero funzionale di due edifici ubicati nel Centro Storico di Cosenza nel Rione Santa Lucia, di proprietà pubblica, al fine di realizzare alloggi sociali destinati a garantire il diritto all’abitare degno soprattuto – ma non solo – alle categorie fragili.
L’obiettivo è quello di innescare i necessari processi di rigenerazione urbana e sociale, in una zona particolarmente problematica del Centro Storico, contrastando il disagio abitativo, sperimentando nuovi modelli abitativi e contribuendo a migliorare i servizi per tutti i residenti del quartiere.

Il lavoro di certo non si presenta semplice per lo stato di grande degrado in cui si trovano gli edifici. In particolare una parte dell’intervento è costituito da 4 corpi di fabbrica addossati, che si sviluppano su diversi piani, e che hanno subito nel tempo una serie di manomissioni, con l’inserimento e la costruzione di diverse superfetazioni.

Negli ultimi anni, lo stato di degrado si è ulteriormente accentuato, si sono verificati alcuni crolli di tetti, solai e di murature e piccoli incendi.

L’intervento si configura come un restauro e risanamento conservativo con miglioramento sismico attraverso consolidamenti delle parti strutturali. Infatti, l’intervento non propone alterazioni volumetriche sostanziali,ma prevede esclusivamente l’eliminazione di superfetazioni non storicizzate e di cattiva qualità costruttiva, tali da poter arrecare danno alle parti strutturali originarie.

Le coperture saranno ridisegnate in modo da ottimizzare le falde e la gestione delle acque meteoriche, eliminando il problema delle falde costruite in momenti successivi che si accavallano alle preesistenti; i nuovi tetti, però, saranno dello stesso tipo dei precedenti, a coppi e contro coppi, dei quali rispetteranno sia la quota di gronda che di colmo.

Gli interventi di consolidamento delle parti strutturali seguiranno i princìpi del restauro, adottando soluzioni e materiali compatibili con le murature originarie.

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